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Centro d’Eccellenza Autismo, il bando ASL aperto cinque giorni prima della Legge e chiuso cinque giorni dopo: polemica in commissione regionale

L’avviso pubblico con cui la Asl Bat ha poi individuato la Fondazione per le neurodiversità della famiglia della sindaca Giovanna Bruno per la realizzazione del centro di eccellenza per l’autismo è stato pubblicato cinque giorni prima che fosse approvata la legge regionale che fissava i requisiti per individuare i centri e si è chiuso solo cinque giorni dopo. Un caso di «chiaroveggenza amministrativa» lo ha definito il consigliere comunale di Andria, Michele Di Lorenzo, durante la riunione della terza commmissione regionale richiesta, su questo tema, della pentastellata Grazia Di Bari e a cui hanno preso parte i componenti dell’intergruppo consiliare di Andria con due cinquestelle Michele e Vincenzo Coratella e gli esponenti andriesi di azione Gianluca Grumo e Antonio Nespoli. All’audizione non hanno partecipato invece l’assessore alla Salute, Raffaele Piemontese e il consigliere Caracciolo che dell’istituzione della legge con una dotazione finanziaria iniziale di 12 milioni di euro è stato il promotore e che per primo aveva annunciato con un comunicato che la scelta fosse ricaduta sulla Fondazione dei Bruno.

L’avviso pubblicato prima della legge regionale, l’8 novembre, la legge approvata il 13 novembre e la scadenza dei termini fissata al 18 novembre raccontano di un pasticcio concluso il 28 novembre quando la direttrice generale della ASL BAT ha scritto alla Regione che «ritiene maggiormente rispondente alle finalità dell’avviso pubblico la soluzione prospettata dalla Fondazione pugliese per le neurodiversità». Una celerità che appare come una anomalia nel mondo della sanità italiana. Con maggiore calma è arrivato il dietrofront: il 2 gennaio 2025 e dopo anche le pressioni di cittadini legati ad associazioni del mondo dell’autismo che hanno anche sottoscritto una lettera di protesta contro la Asl del nordbarese. Ma nel documento che la Asl BT aveva inviato alla Regione è rimasta l’indicazione delle particelle catastali assegnate dal commissario straordinario del comune Tufariello alla fondazione nell’estate 2020, pochi mesi prima che Giovanna Bruno diventasse sindaca di Andria, il luogo dove far sorgere il centro di eccellenza per l’autismo. Ora la Regione ha fatto intendere che la procedura della Asl Bat non va bene e la Asl Bt dovrà chiarire che intenzioni ha rispetto all’individuazione della sede su cui, nel frattempo la Fondazione sta provando a far partire i lavori per la realizzazione del centro presentando istanza di autorizzazione unica alla Zes, quindi senza passare dall’approvazione del consiglio comunale, e che è in attesa di approvazione proprio in questi giorni nonostante il parere negativo espresso dalla Regione su questa procedura.

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