Si va avanti di record in record e da stamattina praticamente tutti i distributori di carburante hanno dovuto adeguare i prezzi portandoli a superare la soglia dei 2 euro anche per il self service. Non importa che si tratti di grandi marchi o distributori indipendenti: quel costo del carburante non si ricorda a memoria.
I penalizzati sono ovviamente gli utenti finali ma anche i distributori come ci spiega Giuseppe Giorgino un gestore andriese.
L’aumento del prezzo del petrolio al barile è evidente anche a causa della congiuntura internazionale. Ma resta comunque più basso, seppur di poco, rispetto ai record registrati nel 2008. Sul prezzo finale pesano come un macigno le tasse e le accise che valgono circa il 70% del costo totale. Da chi è in prima linea come i gestori dei distributori allora l’appello perché questi costi sono insostenibili per tutti soprattutto per chi con il carburante è costretto a lavorarci. Uno tsunami che coinvolgerà direttamente tutti i cittadini a causa dell’inevitabile aumento di prezzi dei prodotti finali.