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Attualità

Dimensionamento scolastico ad Andria, il dietrofront della regione: «L’asilo “Carella” resta alla “Verdi-Cafaro”»

La scuola dell’infanzia “Carella” ad Andria non sarà annessa all’istituto comprensivo “Cotugno” bensì resterà in gestione all’istituto comprensivo “Verdi-Cafaro”. La decisione è arrivata oggi durante la giunta regionale in cui l’assessore all’istruzione Sebastiano Leo ha portato all’attenzione dell’assise di governo la modifica alla delibera sul dimensionamento scolastico approvata il 30 dicembre scorso.

Si conclude almeno per ora, non foss’altro perchè si sono chiuse oggi le iscrizioni, una vicenda passata ben presto da un piano organizzativo ad un piano politico. Lo scorporo della scuola dell’infanzia era arrivato a fine anno da parte della regione ed a seguito del parere positivo della Provincia BAT che aveva scelto di dare una sua indicazione pur avendo tra le prerogative principali quelle delle scuole secondarie. Di contro il comune non aveva inserito nessuna modifica non approvando documenti in giunta poichè, a detta dell’amministrazione, non necessario secondo le linee guida regionali. Lo scorso anno, infatti, era stata operata una profonda modifica per gli istituti scolastici del primo ciclo ad Andria da parte dell’ente comunale con il via libera a 9 istituti comprensivi e la creazione del nuovo “Cotugno”. Ma per quest’anno la valutazione quasi unanime era stata quella di non fare ulteriori modifiche così come condiviso il 1 ottobre in una riunione a Palazzo di Città con il mondo della scuola. Ma il vulnus lasciato ha fatto propendere la regione per una modifica sulla base numerica degli istituti non considerando molti altri importanti fattori.

Da fine anno, dunque, sono partite le proteste dell’intero mondo scolastico della “Verdi-Cafaro” ma anche di praticamente tutta la politica cittadina e regionale compresi i sindacati che hanno chiesto una rettifica alla regione. Rettifica arrivata oggi nell’ultimo giorno per le iscrizioni e dopo un mese e mezzo di grandi tensioni sulla testa di bambini, genitori e docenti, tutti inconsapevoli attori di una vicenda difficilmente ipotizzabile.

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