Una discarica in via di esaurimento ed una già pronta, molto più grande, a prenderne il posto a pochi metri di distanza. Siamo in località “San Procopio” ad un chilometro dal borgo di Montaltino, frazione di Barletta. Residenti ed agricoltori della zona sono preoccupati per l’ennesimo tentativo di trasformare un territorio a vocazione turistica e rurale in una grande pattumiera a cielo aperto. La società Daisy ha depositato presso la Provincia Bat l’istanza per l’avvio della procedura autorizzativa per ampliare la discarica esistente di rifiuti speciali non pericolosi. Il progetto del nuovo lotto di discarica interessa una cava dismessa quasi confinante che consentirà di sviluppare un volume utile per l’abbancamento dei rifiuti di 563.000 m3 su una superficie di 46.500 m2. L’azienda potrà in questo modo incrementare la quantità di rifiuti attualmente conferibili in impianto da 374 a 600 tonnellate al giorno. L’amministrazione comunale ha già chiarito la propria posizione sulla vicenda esprimendo, attraverso due delibere di giunta comunale, il proprio parere contrario all’ampliamento. Deliberazioni che sono state impugnate dalla società Daisy dinanzi al Tar Puglia. “La discarica – si legge negli atti prodotti dall’amministrazione – produce molteplici effetti negativi, consistenti in perdite economiche, danno all’immagine, deprezzamento dei patrimoni immobiliari dei terreni e dei fabbricati, inquinamento dei terreni e della falda già compromessa, notevole degrado e gravi conseguente sulla salute pubblica e per l’ambiente circostante”. L’auspicio di chi vive e lavora in questo territorio è che tali motivazioni siano sufficienti a bloccare l’iter di ampliamento della discarica.
INTERVISTE A GIOVANNI CARBONARA E GIUSEPPE CARBONARA (COMITATO NO DISCARICA SAN PROCOPIO)
All’interno della cava sono già in corso le operazioni di carotaggio -denunciano dal “Comitato No Discarica San Procopio” – senza un cartello che spieghi le attività in corso ed una adeguata messa in sicurezza dell’area. Un ampliamento, se autorizzato, che andrebbe a snaturare la peculiarità del territorio con inevitabili ricadute sull’agricoltura e le produzioni locali
INTERVISTA AD ALESSANDRO ZAGARIA (COMITATO NO DISCARICA SAN PROCOPIO)