Cominceranno mercoledì 14 dicembre gli accertamenti tecnici non ripetibili sull’elicottero di Alidaunia, il mezzo precipitato lo scorso 5 novembre sul Gargano e che ha tolto la vita alle 7 persone che erano a bordo, compresi i due piloti. Gli accertamenti tecnici sono stati disposti dai magistrati per provare a far luce su una vicenda ancora avvolta da tanti interrogativi. Il velivolo è stato rimosso dalla zona dello schianto lo scorso 24 novembre e portato in un’area protetta dell’aeroporto militare “Amendola” di Foggia. Ad oltre un mese dal tragico schianto inizierà dunque una nuova fase delicata delle indagini con l’analisi pezzo per pezzo dei rottami dell’elicottero, mezzo sprovvisto di scatola nera. Gli accertamenti tecnici riguarderanno almeno 200 reperti di diversa grandezza recuperati dai carabinieri, alcuni dei quali ritrovati anche all’interno dell’abitacolo del velivolo. Si cerca la verità attorno alla morte dei 7 occupanti del velivolo che hanno perso la vita a seguito dello schianto: i due piloti, una intera famiglia slovena e un medico in servizio alla postazione del 118 delle Isole Tremiti. Nessuna pista è esclusa: dalla causa legata al maltempo all’errore umano, passando per un guasto tecnico. Al momento sono 19 le parti offese. La Procura della Repubblica di Foggia, subito dopo la tragedia, ha aperto un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti per disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo.
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