Il rilancio di Montegrosso potrebbe passare da almeno due proposte: istituire nell’ormai ex scuola del borgo il centro di eccellenza per pazienti con disturbi dello spettro autistico della ASL BT e lavorare sulla reale porta a nord del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Due idee lanciate questa mattina da uno degli storici residenti della borgata Giacomo Bonizio che si rivolge direttamente all’Azienda Sanitaria Locale della BAT dopo il nostro servizio relativo alla individuazione in tutta la regione di un luogo per provincia dedicato proprio a questa funzione così importante.
Ma come detto le cose da fare per il Borgo di Montegrosso sono molteplici considerato che si sta registrando un rapido spopolamento ed i problemi restano tutti lì a testimoniare la distanza dalla vita quotidiana delle istituzioni. La borgata fatta prevalentemente da case coloniche assegnate ad ex combattenti si è poi trasformata in un centro di eccellenza del buon cibo grazie alla nascita di alcune importanti attività ristorative ma anche alla creazione di numerose aziende che stanno affiancando quelle storiche nella produzione di prodotti di grande qualità. Il problema però nel Borgo è la totale assenza di servizi: non c’è un presidio sanitario, non c’è una farmacia, non ci sono supermercati e non c’è più neanche un luogo di aggregazione comunitario oltre alla cronica mancanza di servizi per anziani e bambini. Latitano anche i trasporti pubblici che mancano completamente nei fine settimana. Insomma per vivere a Montegrosso bisogna fare dei sacrifici che non tutti ormai sono disposti a fare come ci spiega sempre Giacomo Bonizio.