C’è una Foggia che si ribella. E che dice no all’escalation di violenza. E’ quella che ieri sera, sfidando il maltempo, è scesa per le strade: due cortei, il primo fatto da giovani, ricevuti poi dal Prefetto di Foggia, Grieco, e a cui hanno preso parte anche gli ultras del Foggia. Il secondo organizzato da Rotary ed associazioni. Due distinte iniziative ma con un unico comune denominatore: dire basta alla violenza, prendendo spunto dall’ultimo grave episodio, quello del pestaggio selvaggio al povero Andrea Tigre, il 19enne picchiato in Piazza Mercato, nel cuore del centro storico e costretto ad un delicato intervento eseguito al Gemelli di Roma.
Proprio nel segno della solidarietà ad Andrea, centinaia di persone hanno urlato la loro rabbia per una lunga sequenza di episodi di microcriminalità che stanno rendendo la città insicura e per certi versi invivibile. Nel mirino i giovani ma anche gli anziani, bersaglio delle cosiddette baby gang. L’affetto, intanto, non è passato inosservato al giovane Andrea.
INTERVISTA:
Antonio Narciso (organizzatore corteo “Resto a Foggia”)
Andrea Tigre (Vittima di aggressione)



