Un convegno sull’anti terrorismo e una presenza, quella dell’ex “Prima Linea”, Sergio D’Elia che diventa terreno di scontro e scatena la bufera. L’incontro, organizzato dall’Osservatorio Anni di Piombo, sarà ospitato lunedì dall’Università di Foggia. Proprio l’ateneo dauno è finito nel mirino di chi ritiene inaccettabile quella presenza. E’ il caso di alcuni docenti e studenti dell’università di Foggia ma anche di una serie di sigle associative o sindacali, dalla Cgil all’Anpi, oltre ad Arci e Legambiente.
Respingono le accuse gli organizzatori, per i quali è l’occasione per riflettere e ripercorrere le storie di due vittime, quella del comunista Benedetto Petrone e quella del militante del Fr onte Gioventù, Sergio Ramelli. Non a caso, specificano, a capo c’è un nipote di Giuseppe Ciotta, poliziotto assassinato proprio da un terrorista di Prima Linea. Quella stessa Prima Linea di cui faceva parte D’Elia, condannato a 30 anni di carcere, scesi poi a 12 dopo la dissociazione dal terrorismo, per concorso morale nell’omicidio dell’agente penitenziario Fausto Dionisi.
INTERVISTA:
Michele Galante – Presidente Anpi Foggia
Gianni Palma – Segretario Provinciale Cgil Foggia