Tutti assieme per una sorta di operazione di mutuo soccorso. Quindici comuni hanno scelto di costituirsi in associazione. Già pronta la bozza, si tratta di un patto associativo denominato “Città Gargano”, una sorta di città metropolitana mascherata. L’unione che prova a fare la forza, in un territorio che più di tutti sconta problematiche ataviche legate alla mancanza di presidi sanitari, in tema di viabilità e di trasporti. Stanchi dell’isolamento hanno dunque scelto di mettersi insieme, facendo leva sul Testo Unico degli Enti Locali che promuove la gestione associata delle funzioni comunali per garantire efficienza, efficacia ed economicità all’azione amministrativa. Un patto che avrà un periodo di sperimentazione non inferiore ai tre anni. E’ Rodi Garganico il comune capofila, ad aderire altri 14 comuni dell’area, da Peschici a Mattinata, da Manfredonia ad Apricena, fino a San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, senza tralasciare centri più piccoli quali Carpino, Ischitella, Cagnano, Vico, Rignano e San Nicandro Garganico. Fuori al momento Vieste, così come le Isole Tremiti. Tutti interpellati, evidentemente non attratti dal progetto.
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