Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Attualità

Giovani iper connessi ma senza consapevolezza: la tragedia di Dea raccontata agli studenti dalla mamma al “Carafa” di Andria

Aver perso Dea poco più che 15enne ha provocato un tremendo dolore ma anche una reazione e cioè quella di voler trasferire il dramma dell’esperienza, il monito ma soprattutto la certezza dell’ascolto. E’ quanto raccontato da Mirna Mastronardi la mamma della ragazza adolescente della vicina Pisticci in Basilicata che è probabilmente una delle vittime, sempre più crescenti, di un uso spesso non consapevole da parte dei giovani dei social network.

La storia di Dea raccontata con grande passione e trasporto emotivo davanti ad una platea attenta e silenziosa all’interno dell’istituto “Ettore Carafa” di Andria, è la storia purtroppo di tanti giovani sempre più social ma anche sempre meno connessi con la realtà.

La scuola in questo senso ha un ruolo sempre più importante assieme alle famiglie, alle forze dell’ordine come la Questura BAT presente all’incontro, ed alle istituzioni che stanno cercando di costruire percorsi per contrastare, non senza difficoltà, i pericoli connessi ad un uso scorretto dei social che possono trasformarsi poi in tragedie come quella di Dea.  

Vedi anche

Back to top button