Adesso sarà la magistratura a far luce sul nuovo incidente mortale di ieri sera sulla SP33 che collega Andria e Bisceglie ma, come più volte denunciato anche attraverso nostri servizi, quella strada provinciale resta tra le più pericolose del territorio assieme alla Strada Provinciale 2 nel tratto di Canosa. Sull’arteria stradale manca una manutenzione complessiva da svariati anni con l’ultimo reale intervento su circa tre chilometri di percorrenza a cavallo tra il 2017 ed il 2018. Ma la strada conta circa 15 chilometri complessivi, diverse curve estremamente pericolose, alcuni tratti molto stretti, altri completamente ammalorati e con moltissimi rattoppi modello gruviera, oltre al completo buio interrotto solo da pochissimi tratti.
Le cause dello scontro saranno ovviamente al vaglio degli inquirenti ma a certificare la pericolosità dell’arteria stradale c’è anche un nuovo incidente di questa mattina con protagonista un camion in transito in un tratto diverso da quello funesto di ieri sera. Il mezzo pesante è uscito fuoristrada finendo la sua corsa contro un albero a bordo careggiata. Illeso l’autista ma tanto spavento e molti danni. La strada infatti nonostante la sua pericolosità è una delle più trafficate in provincia sia perchè connette due grandi città ed un hinterland fatto di campi e cave, sia perché attraverso questa strada si arriva sulla Strada Statale 16 che è l’interconnessione poi con il capoluogo pugliese.
Una strada sul cui tragitto sono stati tantissimi gli incidenti anche mortali e che per la sua pericolosità, già a luglio del 2007, la provincia di Bari allora responsabile dell’infrastruttura poi passata alla provincia BAT, lo verificava nella delibera con la quale si stanziavano dei fondi, pari a 3 milioni di euro, per i lavori di ammodernamento dell’arteria stradale: in quel documento la provincia scriveva che i lavori saranno eseguiti nell’ottica della “correzione piano-altimetrica della strada, particolarmente degradata e deformata da non garantire sufficienti condizioni di sicurezza e fluidità della circolazione”.
Questi ultimi due incidenti in ordine di tempo precedono però di qualche giorno l’avvio di opere di mitigazione e recupero del piano viabile da parte della Provincia BAT per poco più di mezzo milione di euro. Ne avevamo già dato notizia a fine febbraio scorso e sistemate le pratiche burocratiche nel mese di marzo si è arrivati alla conclusione delle procedure. Il problema è che gli interventi tampone, purtroppo, si sono già rivelati in passato poco efficaci con la necessità, invece, di ripensare praticamente all’intero tracciato data la sua importanza.