Il mondo degli ebrei dell’Europa dell’Est prima dell’Olocausto: i villaggi, le cerimonie, le feste e lo stile di vita di una cultura che stava per conoscere uno degli orrori più grandi della storia dell’umanità. È questo il filo conduttore della mostra dal titolo “La notte dipingevo quadri rossi”, ospitata a partire dallo scorso 18 luglio nell’ex Sinagoga Scola Grande di Trani.
In esposizione 23 tele di tre artisti yiddish provenienti dalla collezione del poeta e scrittore Roberto Malini, che comprende oltre 200 opere di ebrei vittime della Shoah o sopravvissuti ai campi di sterminio.
Un’iniziativa promossa da Fondazione S.E.C.A. e Polo Museale di Trani.
Le opere sono state donate alla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria che, grazie al grande lavoro compiuto negli ultimi 35 anni da Francesco Lotoro nella salvaguardia della musica scritta nei campi di prigionia, ha dato vita ad un archivio e ad una biblioteca che saranno ospitati, come la stessa collezione, presso la Cittadella di Barletta, negli spazi della ex distilleria.
INTERVISTE:
Roberto Malini – Studioso della Shoah
Graziano Urbano – Direttore Polo Museale di Trani
Francesco Lotoro – Pianista e compositore