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Il pericolo corre sulla SS93 a Canosa: due incidenti mortali in pochi giorni ma da 9 anni si attende un progetto di messa in sicurezza

L’ultima notizia pubblica sul problema ampliamento e messa in sicurezza della SS93 nel tratto pugliese di circa 20 chilometri tra Canosa, Loconia e Lavello risale ad aprile 2023 quando, dell’argomento si è parlato durante un consiglio comunale nel comune pugliese. Poi è calato nuovamente il totale silenzio ma non sono certo calati gli incidenti gravi e gravissimi. Gli ultimi due, in ordine di tempo, entrambi mortali. Ieri pomeriggio ha perso la vita un 29enne di Andria sbalzato fuori dall’abitacolo dell’auto dopo aver perso il controllo della sua auto. Una ventina di giorni fa fu, invece, un 30enne a perdere la vita con auto ribaltata dopo lo scontro con un trattore. Su entrambi c’è la ricostruzione delle forze dell’ordine per comprendere le cause ma, di certo, c’è che quella strada, anche per il Comune di Canosa, va messa in sicurezza. Ed è per questo che già dal lontano 2015, esattamente nove anni fa, ci si era attivati presso la regione, su sollecitazione di associazioni e comune, con la possibilità di accedere ad un fondo per consentire la progettazione dell’intervento di ampliamento e messa in sicurezza. Una strada, è bene ricordarlo, di competenza ANAS ed a sole due corsie, che transita attraverso Loconia e che connette la Basilicata alla Puglia giungendo praticamente al mare. Di mezzo una marea di aziende e terreni coltivati con accessi e poderi.

Nel 2019, continuando con la cronistoria delle azioni burocratiche, arrivò il parere favorevole da parte della Regione al prestito da 500mila euro da destinare alla progettazione, sino al grado di “esecutiva”, entro 36 mesi. Convenzione firmata con ANAS ma tempi che si sono nuovamente dilatati e diventati anni sino al 2023. Nel corso del tempo non sono mancate le accuse incrociate di immobilismo alle varie amministrazioni che si sono susseguite e le prese di posizione di maggioranze ed opposizioni. Ma, difatto, ad ora non c’è ancora nessun progetto finito di messa in sicurezza. Al lavoro c’è l’ANAS ed in quel famoso consiglio comunale, in cui il provvedimento fu approvato all’unanimità, fu spiegato come vi fosse una conferenza di servizi convocata per definire con i tanti enti coinvolti la fattibilità della progettazione ma, soprattutto, la localizzazione dell’intervento considerato anche l’impatto su terreni ed aziende. Di quella conferenza di servizi comunque al momento non c’è più traccia pubblica così come eventuali interventi sulla strada.

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