Attualità

Ilva, a Roma firmata l’intesa sulla decarbonizzazione degli impianti. Ma ancora nessuna certezza sui tempi

“Oggi è un giorno che resterà nella storia della Puglia e dell’Italia intera. Con la firma odierna si dà il via alla piena decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto. Abbiamo scritto una pagina nuova, attesa da dieci anni, costruita con tenacia, sacrificio e visione”. Sono queste le parole del presidente della regione Puglia Michele Emiliano, a Roma per la firma del documento d’intesa sulla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto siglato a Palazzo Piacentini da tutte le amministrazioni nazionali e locali. A presiedere il tavolo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. La bozza d’intesa non indica però i tempi per il passaggio alla produzione con forni elettrici, che dovranno sostituire gli attuali altoforni a carbone, né la decisione su dove localizzare il polo Dri per produrre il preridotto necessario ad alimentarli.

La costruzione del nuovo polo Dri consentirebbe di limitare gli impatti occupazionali ma avrebbe bisogno del supporto di una nave rigassificatrice.
“Oggi abbiamo sottoscritto un documento, non un accordo di programma – precisa il sindaco di Taranto Piero Bitetti – che recepisce le nostre richieste. In particolare, il testo riporta ‘l’obbligo vincolante della piena decarbonizzazione del sito di Taranto che impone ai soggetti interessati lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone’. In nessun passaggio si fa cenno all’ipotesi di approvvigionamento tramite nave gasiera”.

Le parti si sono impegnate a convocare una nuova riunione del tavolo in data successiva al 15 settembre (termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti della nuova gara) “per esaminare le prime evidenze della Procedura e valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto”.

Vedi anche

Back to top button