Settecento persone senza medico: sono i residenti di Faeto, piccolo comune dei Monti della Daunia, in provincia di Foggia. Da ottobre scorso gli abitanti del suggestivo borgo, sono privi di medico di base. Quello che forniva assistenza è andato in pensione per limiti di età e non è stato sostituito. A nulla è servita la richiesta di proroga per altri due anni fatta all’Asl di Foggia dallo stesso medico, un garganico che a Faeto aveva messo le radici per continuare l’attività e non lasciare scoperto di assistenza il piccolo centro. Da allora, per gli abitanti di Faeto, è cominciata l’odissea: la popolazione, composta in maggioranza da anziani, per ricevere assistenza medica è costretta a recarsi a Castelluccio Valmaggiore, distante una decina di chilometri, dove opera una dottoressa. Con tutti i disagi del caso e l’impossibilità, quando c’è neve e ghiaccio, di spostarsi. In questi giorni non è assicurato nemmeno il servizio di guardia medica nelle ore notturne per l’indisponibilità dei medici a raggiungere Faeto. Solo qualche giorno fa un residente ha rischiato il coma diabetico: provvidenziale è stato il ricorso al 118 per la somministrazione di farmaci salvavita. Una situazione intollerabile che potrebbe allontanare anche i turisti che d’estate popolano il borgo. Il sindaco di Faeto, Pavia, fa appello al neo governo regionale: dichiarazione di area carente e la garanzia di un presidio medico di territorialità possono essere una soluzione.
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