Dalla sentenza Cecchettin alla divisione delle carriere in magistratura: sono stati questi alcuni dei temi di attualità toccati nel corso della tavola rotonda, svoltasi all’Università di Bari, sull’ingiusta detenzione, a cui ha partecipato anche lo scrittore ed ex magistrato antimafia Sandro Messina, che ha dialogato con gli studenti sul suo ultimo libro Sbarre.
Un testo che affronta il tema della ingiusta carcerazione raccontando la storia di Alfio Penda, ingiustamente condannato per l’assassinio di Gero Gattisi, suo amico d’infanzia.
In questo romanzo, che non è solo un dramma giudiziario ma anche una riflessione sulla giustizia umana e divina, oltre che sul potere catartico della fede e del perdono, Messina, forte della sua esperienza di magistrato antimafia oggi in pensione, racconta in modo intimo e appassionato il fenomeno dell’ingiusta detenzione, un mondo oscuro in cui, talvolta, alle esigenze di repressione del crimine si contrappone il grido degli innocenti.