Una campagna di sensibilizzazione alla adesione agli Screening oncologici in favore della Polizia di Stato, mirata a prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina, generato dal Papilloma virus e che colpisce ogni anno in Italia 2400 donne, della mammella, che ogni anno colpisce 30mila donne, e del colon retto, terzo tumore più frequentemente diagnosticato negli uomini e il secondo nelle donne. Dopo la sinergia con l’Aeronautica militare e le Forze Armate, la ASL di Bari – con il supporto del Dipartimento di Prevenzione- ha esteso l’attività di promozione degli screening ai dipendenti di Questura e Prefettura, con l’obiettivo di incentivare anche il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno e i loro famigliari ad eseguire i test gratuiti attraverso la raccolta delle adesioni e la creazione di giornate dedicate presso le strutture della azienda sanitaria. Dai primi dati che riguardano l’anno 2022 e i primi mesi del 2023 emerge, spiega il direttore generale Antonio Sanguedolce, che si riescono ad individuare almeno mille casi su base annua di lesioni di alto grado o neoplasie. Nello screening mammografico ad esempio sono circa 500 i tumori della mammella rintracciati grazie alla campagna provinciale di screening della ASL di Bari, più della metà dei quali trattati senza la necessità di ricorrere alla chemioterapia, data la precocità della diagnosi. Stesso impatto nello screening cervico uterino in cui vengono diagnosticate ogni anno circa 400 lesioni di alto grado, di cui 28 carcinomi: ugualmente nello screening colon rettale si riescono a trattare in tempo in media ogni anno 80 neoplasie.
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