La burrata è un affare di famiglia. La storia di uno dei prodotti tipici presenti sulle tavole pugliesi, e non solo, si intreccia con quella di un’azienda che affonda le sue radici nella tradizione casearia regionale. Parliamo del Caseificio Maldera di Corato e di un’avventura cominciata nel lontano 1972 per volontà di nonno Giuseppe, che per primo decise di dare vita ad un progetto in grado di mantenere intatta la bontà della tradizione, senza rinunciare all’innovazione. Una storia che, anche quest’anno, è stata raccontata in occasione dell’appuntamento milanese di “Tuttofood”, una delle più grandi manifestazioni italiane dedicate al settore agroalimentare. Un’occasione imperdibile per l’azienda per far conoscere quello che, negli anni, è diventato il suo prodotto simbolo.
Un progetto vincente, quello portato avanti nel corso degli anni dal Caseificio Maldera, e che incarna alla perfezione lo spirito imprenditoriale coratino, capace di generare realtà commerciali di grande successo, soprattutto nel settore agroalimentare.
Tutta la maestria e l’esperienza degli artigiani del latte, unita alla qualità delle materie prime, frutto di una terra fertile e ricca di pascoli. Così nasce un prodotto come la burrata Maldera, sinonimo di tradizione casearia pugliese, ma capace allo stesso tempo di rinnovarsi e perfezionarsi. Ѐ per questo che accanto alla classica burratina, adesso è possibile trovare quella biologica, senza lattosio, fino ad arrivare alle gustose varianti delle burratine IGP aromatizzate al basilico, al tartufo, al pesto, affumicate o erborinate. Una squadra di eccellenze rigorosamente “Made in Puglia”, ma ormai famosissima in tutta Italia e anche all’estero.
INTERVISTA:
Giuseppe Maldera – Caseificio Maldera