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Attualità

La burrata di Andria tra i primi tre formaggi più buoni al mondo, una storia d’eccellenza con radici negli anni ’30

Era un giorno come altri, agli inizi degli anni ’30. Su Andria si abbattè una forte nevicata a tal punto che rese impossibile il trasporto del latte in città dalle masserie. Fu allora che, per non sprecarlo, il casaro andriese Lorenzo Bianchino ebbe un’idea senza precedenti: creare un sacchetto di pasta filata in cui racchiudere degli sfilacci fatti della stessa pasta, immersi nella panna che affiorava dal latte. Una volta chiuso quel sacchetto, ne modellò con cura l’imboccatura donandole la caratteristica forma apicale. Così è nata la prima burrata di Andria, prodotto divenuto celebre in tutto il mondo e dal novembre 2016 certificato dal marchio IGP che ne consente la produzione solo in Puglia e con determinate caratteristiche che l’hanno resa unica in termini di qualità e sapore, a partire dal latte vaccino proveniente da allevamenti biologici. La burrata di Andria oggi continua a conquistare i palati di ogni continente e la conferma arriva dalla classifica sui formaggi più apprezzati al mondo redatta da “Taste Atlas”, nota guida di viaggio dedicata al cibo tradizionale che raccoglie ricette autentiche, recensioni di critici gastronomici oltre ad articoli di ricerca su ingredienti e piatti popolari. Secondo questa classifica la burrata di Andria è tra i primi formaggi più buoni al mondo. Pochi giorni fa era al terzo posto, mentre ad oggi, evidentemente sulla spinta della notizia stessa, la burrata andriese è balzata subito al secondo posto, dietro solamente al Parmigiano Reggiano, primo in solitaria, mentre la valutazione della burrata (4.7 su 5) è condivisa con altri celebri formaggi italiani come la Mozzarella di Bufala Campana, lo Stracchino di Crescenza ed il Pecorino Toscano. Tra i prodotti di altri paesi troviamo con la stessa valutazione il Queijo Serra da Estrela, portoghese, e la Canastra brasiliana. Dunque l’ennesimo riconoscimento per la burrata di Andria con alle spalle quasi un secolo di vita ma con una bontà che non invecchia mai. La firma andriese sul mondo.

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