Quando scompare prematuramente un uomo perbene, un uomo serio e che conosceva perfettamente il rispetto, l’unica domanda che ci si pone è perché? Domanda perfetta per raccontare la scomparsa di Giuseppe Cagnetti, 66enne maresciallo della Polizia Locale di Andria ancora in servizio e prossimo ormai alla pensione. Un dolore che da ieri ha colpito l’intera comunità andriese e naturalmente i suoi familiari, un dolore arrivato al termine di una breve malattia che lo aveva costretto negli ultimi tempi ad esser anche distante dal suo amato lavoro al servizio della collettività oltre che dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Andria da cui si era dovuto dimettere da presidente.
Con lui se ne va un pezzo di umanità “gentile” che è merce sempre più rara, un pezzo importante della città di Andria come hanno ricordato in coro il Sindaco di Andria Giovanna Bruno e l’assessore al ramo Pasquale Colasuonno, un uomo che ha dedicato la sua intera vita allo svolgimento del suo ruolo all’interno della Polizia Locale e del sindacato in difesa dei lavoratori. Legalità, passione, gentilezza e serietà, i cardini su cui racchiudere la figura di Pino, come meglio conosciuto da tutti. E le numerosissime attestazioni di stima che stanno arrivando alla sua famiglia in queste ore sono, probabilmente, il vero valore della vita terrena di Giuseppe Cagnetti. Resta comunque quella domanda sullo sfondo ed un perché la cui comprensione va ben oltre l’umana conoscenza.