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La movida in zona Castello non esiste più, gli esercenti di Barletta protestano: “La Ztl ha svuotato i locali, a Trani e Bisceglie funziona meglio”

Un calo delle presenze drammatico, fatturati in picchiata e forza lavoro ridotta al minimo indispensabile. Della movida che sino ad un anno fa animava i locali tra piazza Marina e il castello, nel centro storico di Barletta, non è praticamente rimasto più nulla. Gli esercenti sono sul piede di guerra. Sul banco degli imputati la Zona a Traffico Limitato istituita il 25 maggio del 2022 tra viale Carlo V D’Asburgo e via Mura S. Cataldo. Un’arteria stradale strategica per il transito veicolare chiusa al traffico non solo nel weekend ma soprattutto dal lunedì al venerdì, dalle ore 20:00 alle 2:00 di notte. Senza aree parcheggio nelle vicinanze e servizi navetta di supporto, in un anno di Ztl i locali che gravitano attorno a piazza Castello hanno conosciuto un declino irreversibile. Desolante il confronto tra le vecchie immagini della movida serale prima che la zona venisse chiusa al traffico e il movimento che c’è adesso, ridotto quasi a zero

INTERVISTE A RUGGIERO CARELLA (TITOLARE “CAFÈ RÈAL”) E COSIMO DAMIANO GORGOGLIONE (TITOLARE “SAMANÀ”)

Titolari di bar e pizzerie della zona hanno tutti subito il medesimo contraccolpo: il calo drastico dei fatturati ha comportato inevitabilmente anche tagli al personale.

INTERVISTA AD ANDREA BORRACCINO TITOLARE (TITOLARE “MAKAI”)

Nessuno degli esercenti vorrebbe eliminare la ztl, solo regolarla attraverso criteri più elastici esattamente come avviene nelle città limitrofe. A Bisceglie, ad esempio, l’amministrazione comunale ha sospeso la ztl per tutto il periodo invernale per andare incontro alle richieste dei commercianti. Le proposte per migliorare la situazione anche a Barletta ci sono ma rimangono inascoltate

INTERVISTA A RUGGIERO CARELLA (TITOLARE “CAFÈ RÈAL)

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