Le luci dei ceri e delle fiaccole ad illuminare un lungo corteo silenzioso, composto da oltre mille persone inizialmente radunatesi proprio davanti all’attività di ristorazione di famiglia. Una fiaccolata che ha percorso l’intero quadrilatero nel quartiere Sant’Andrea, tra momenti di preghiera e di forte commozione, conclusa con il lancio di alcuni palloncini bianchi. Così, in una serata che di primaverile aveva ben poco, la comunità biscegliese ha voluto mostrare ieri affetto e vicinanza ai familiari di Rosa Mastrototaro e di Margherita Di Liddo, le due donne – mamma e figlia – scomparse venerdì 4 aprile a seguito del tragico scontro avvenuto sulla provinciale 33, in territorio di Trani.
Al corteo, promosso spontaneamente da amici e commercianti di via Lamaveta, ha partecipato anche il sindaco Angarano e molti esponenti dell’amministrazione, radunatisi in un abbraccio collettivo attorno ad Eugenia, la primogenita di Rosa, e a suo marito, anche loro impegnati – come lo erano le due vittime – all’interno del locale di gastronomia avviato da tanti anni con passione e sacrificio da papà Natale, quest’ultimo tuttora ricoverato in ortopedia al “Dimiccoli” per la frattura al femore riportata nell’incidente. Le parole del vicario di San Silvestro, don Mimmo Bruno, a scandire – all’inizio della fiaccolata e davanti alla parrocchia – i momenti di riflessione nei confronti di un mistero, quello della morte, che rimane inaccettabile e per certi aspetti incomprensibile. E ancora i fiori, tanti, ed i pensieri di semplici cittadini che ammiravano Rosa e Margherita, quest’ultima al settimo mese di gravidanza, per il loro garbo ed il loro sorriso.
Nelle prossime ore, intanto, la Procura di Trani conferirà il mandato per l’esecuzione delle autopsie, che saranno effettuate domani, dopo le quali sarà definita la data ed il luogo dei funerali, quando sarà osservato il lutto cittadino. Con ogni probabilità, considerata la dimensione e la capacità di ospitare i fedeli, le esequie si svolgeranno nella Basilica di San Giuseppe.