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Legge su presunzione di innocenza, un limite alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini di sapere

La presunzione di innocenza, la tutela delle persone e il diritto di informazione sono stati i temi al centro del convegno organizzato a Trani, presso il Museo Diocesano, dall’Ordine degli Avvocati tranesi, la Procura della Repubblica di Trani e l’Ordine dei Giornalisti di Puglia. Una discussione con diversi relatori e moderata dal presidente dell’ogp Piero Ricci. Necessario fare chiarezza sul decreto legislativo 188/2021 introdotto alla fine dello scorso anno, con il quale è stata adeguata la normativa nazionale alle disposizioni contenute nella Direttiva europea 2016 in merito alla presunzione di innocenza, che impone il divieto alle autorità di indicare pubblicamente come colpevole la persona indagata o imputata, fino a che l’eventuale colpevolezza non sia accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili. Una disposizione che, secondo i relatori presenti, ha imposto un sostanziale “bavaglio” sulle bocche dell’autorità giudiziaria e, di conseguenza, un limite alla comunicazione a mezzo stampa e all’informazione pubblica.

Libertà di stampa a rischio, e di conseguenza il diritto di informazione per i cittadini. Eppure, ricordano dal tavolo del convegno, il principio di non colpevolezza è già tutelato.

Con il decreto legislativo 188/2021 aumentano le responsabilità per i Procuratori della Repubblica, ed anche i possibili provvedimenti disciplinari. Anche per questo, alcuni, scelgono di non far passare informazioni.

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