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Liste di attesa: nella Bat soltanto 23 pazienti su 100 accettano di anticipare la prestazione

Una scarsa adesione alla riprogrammazione in termini migliorativi delle prestazioni. E’ il dato sotto molti aspetti sorprendente emerso a seguito del recall effettuato dalla Asl Bt per proporre ai pazienti una nuova e più celere data di prenotazione nei centri privati accreditati. Prevista dalla Delibera di Giunta Regionale 980 dell’8 luglio scorso, a seguito della quale l’Asl Bt ha beneficiato di circa 971 mila euro per il recupero delle liste di attesa di Radiodiagnostica, tale iniziativa non ha finora incontrato la piena partecipazione dei soggetti aventi diritto: soltanto il 23 per cento ha accettato infatti di anticipare la prenotazione, il 27 per cento ha rifiutato di spostare la data di prenotazione, mentre nel 15 per cento dei casi non c’è stata addirittura alcuna risposta da parte del cittadino ricontattato. 

In totale sono state richiamate oltre 9mila prestazioni tra quelle oggetto di monitoraggio da riprogrammare entro la fine del 2024: inizialmente sono stati contattati solo i pazienti con codici di prenotazione urgenti, brevi, nonchè i pazienti oncologici inseriti in percorsi diagnostico terapeutici. Per via della scarsa percentuale di adesione, l’anticipazione è stata estesa anche ai pazienti con prenotazione differita e programmabile, ma anche in questo caso i riscontri sono stati piuttosto esigui.

“Naturalmente non ci fermeremo e stiamo già rielaborando un nuovo piano di recall sempre con la collaborazione delle strutture private accreditate aderenti alla iniziativa – rimarca la Direttrice Generale della Asl Bt Tiziana Dimatteo – . Invitiamo i cittadini che hanno prenotazioni riprogrammabili a rispondere al recall che viene effettuato tramite il Cup-Call Center o tramite le strutture private accreditate ad aderire alla iniziativa”. 

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