Negli occhi la voglia di vivere di una ragazzina come tante. Con l’entusiasmo e la curiosità di chi si affaccia al mondo. Quel volto, però, oggi è solo un ricordo, che si prova a non cancellare attraverso un murales. Lei è Giusy Potenza, appena 15 anni, barbaramente assassinata: fu ritrovata, il 13 novembre del 2004, con il volto sfigurato su una scogliera, a Manfredonia. Aveva i pantaloni calati e la testa fracassata. Poche settimane dopo, per quell’efferato omicidio fu arrestato un cugino di secondo grado, Giovanni Potenza, all’epoca 27enne. Una tragedia che distrusse un’intera famiglia: la mamma di Giusy, non riuscì a resistere al dolore. Meno di un anno dopo, a 39 anni, decise di togliersi la vita. Oggi resta il ricordo dei familiari e in particolare del nonno di Giusy.
L’iniziativa di dedicare alla memoria di Giusy Potenza un murales in grado di tenere vivo il suo ricordo, è del legale della famiglia, Innocenza Starace.
A realizzare il murales è un artista del posto, Raffaella Fariello. Una sorta di dipinto di comunità. Ad aiutarla ragazzi con disabilità e alcuni studenti dell’istituto magistrale di via Scaloria, dove sarà peraltro collocata l’opera, in quella stessa scuola frequentata da Giusy.
INTERVISTE:
Matteo Rignanese (Nonno di Giusy Potenza)
Innocenza Starace (Legale famiglia Giusy Potenza)
Raffaella Fariello (Artista e pittrice)



