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Mare illegale, Puglia terza in Italia per illeciti: 7 infrazioni per ogni chilometro di costa

Abusivismo edilizio, deficit di depurazione, inquinamento delle acque, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. Sono solo alcuni degli illeciti, amministrativi e penali, che riguardano ogni anno il mare e le coste italiane.

Un attacco marino che non si è mai fermato, neanche durante il lockdown, e che anzi fa registrare un netto peggioramento negli ultimi due anni. Lo certifica il report “Mare Monstrum 2022”, redatto da Legambiente sulla base dei dati forniti da Forze dell’Ordine e Capitanerie di Porto.

Tra le regioni “messe peggio” c’è proprio la Puglia, terza in Italia per illeciti di questo tipo (dietro solo a Campania e Sicilia), con 6.032 infrazioni accertate nel 2021, praticamente 7 per ogni chilometro di costa.

In cima alla classifica del mare illegale c’è il ciclo del cemento, rimasto su valori altissimi, soprattutto nella regione, al quarto posto a livello nazionale con 2.712 infrazioni accertate (quasi il 10% del dato complessivo italiano), 10.670 persone denunciate o arrestate e 320 sequestri.

Le coste predilette dai paladini del cemento illegale – informa Legambiente – sono da sempre quelle del Salento. Un dato che trova conferma anche nell’ultima relazione annuale sull’abusivismo edilizio della Regione. In un anno, i casi registrati in provincia di Lecce sono saliti del 52%.

Sul Gargano si trova invece uno degli “ecomostri” più sconcertanti di tutto il Paese, da anni oggetto di denunce da parte di Legambiente nei suoi dossier: si tratta del villaggio abusivo di Torre Mileto, a Lesina, fatto da migliaia di seconde case, senza fondamenta e allacci a corrente elettrica, acqua e fognature, su una lingua di sabbia che divide il mare dal lago.  

Quanto agli altri illeciti, la Puglia si colloca poi al quinto posto per reati legati al ciclo di rifiuti e in genere a fenomeni di inquinamento marino: 1.182 i reati contestati nel 2021, l’8,5% del totale. Non va meglio sul fronte della pesca illegale, con la Regione che addirittura guida la classifica nazionale con le sue 223 tonnellate di prodotti ittici sequestrati.  

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