Stop a visite e ricoveri di pazienti che arrivano da fuori regione. È la decisone presa dall’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, che ha dovuto sospendere, fino alla fine del 2023, l’accettazione delle persone non residenti in Puglia. Il motivo è il superamento del tetto di spesa previsto, nell’anno in corso, destinato ai pazienti non pugliesi.
La sospensione interessa, in maniera particolare, i tantissimi lucani che spesso si rivolgono alla struttura sanitaria in virtù della vicinanza geografica. L’ospedale dista infatti poco più di 30 chilometri dalla città di Matera.
Questa decisione – spiegano dalla direzione del “Miulli” – il cui ultimo precedente risale al 2021, sebbene molto sofferta, è necessaria al fine di tutelare l’equilibrio finanziario dell’Ente e a garantire la prosecuzione dell’attività sanitaria.
“Si è tentato più volte – dicono dall’ospedale – di far aumentare questo limite di spesa ma senza successo. Alle sollecitazioni inviate dalla Regione Puglia alle Regioni limitrofe, non c’è stato alcun seguito”.
Da qui la decisione di sospendere sia le prestazioni di ricovero, sia quelle di day service e di specialistica ambulatoriale. Anche tutte le prestazioni che erano già state prenotate dai pazienti non residenti in Puglia non potranno essere soddisfatte.