Venerdì scorso è stato consegnato ad ASSET, l’agenzia regionale strategica di sviluppo, il progetto definitivo per il nuovo ospedale di Andria. Come comunicato da comune e ASL BT è stato rispettato il cronoprogramma che ci si era dati qualche mese fa in regione. Subito dopo la valutazione tecnica da parte di Assset, il progetto definitivo dovrà essere validato dal Rup, l’ingegnere della ASL BT Carlo Ieva. Da quel momento si potrà procedere per la definizione del progetto esecutivo e nel frattempo si attende la sottoscrizione del nuovo accordo di programma tra Ministero e Regione Puglia in cui ci sono i fondi pari a 360 milioni di euro necessari alla costruzione della nuova struttura. Solo dopo ci potrà essere il bando vero e proprio per le opere che prevedono, come ben noto, un nosocomio da 400 posti letto di 2° livello e con 12 sale operatorie, 14 sale diagnostiche e 30 ambulatori. Il progetto prevede anche endoscopia, sale parto compresa quella in acqua, 25 posti di dialisi, laboratori, aree servizi comprese ristorazione, accoglienza, area commerciale e uffici. Nel frattempo c’è un lavoro parallelo relativo alla viabilità di accesso al nuovo ospedale. A disposizione grazie ai fondi di coesione ci sono già 6 milioni di euro ed il comune di Andria sarà stazione appaltante delle opere. Sulla nuova viabiltà l’ente, come ha spiegato in una nota il sindaco Giovanna Bruno, ha già protocollato il relativo piano di progettazione e realizzazione. Dal comune dovrà passare anche il progetto definitivo per il via libera in consiglio comunale per i profili urbanistici.
Insomma c’è ancora tanto da fare per arrivare alla posa della prima pietra ma, quantomeno, sembra che l’iter ora sia più spedito a meno di nuovi intoppi. La ASL, come spiegato dalla DG Tiziana Dimatteo, ha rispettato il cronoprogramma. Un progetto che tuttavia sta scontando, per usare un termine eufemistico, diversi ritardi considerato che la prima deliberazione della ASL BT che approvata un Piano Economico Finanziario era arrivata ad aprile del 2019. La gara d’appalto per la progettazione è arrivata a fine 2020 prima poi di arrivare alla presentazione del nuovo policlinico della BAT nel 2021 alle pendici di Castel del Monte. Ma da quel momento la procedura si è completamente arenata e tra fine 2022 ed inizio 2023 l’ASSET ha formulato centinaia di rilievi che hanno stoppato il progetto. Ad aprile dello scorso anno l’iter si è rimesso sostanzialmente in moto con il nuovo piano clinico gestionale approvato e la necessità comunque di dover procedere alla firma di un nuovo accordo di programma con il ministero considerato che i 138 milioni di euro appostati erano diventati nel frattempo assolutamente insufficienti. Per la realizzazione, come si legge nella delibera, a partire dalla ammissione a finanziamento c’è bisogno di un periodo di circa 4 anni.