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Nuovo Ospedale di Andria, slitta la terza commissione regionale prevista oggi. Il Comitato incontra la ASL sul “Bonomo” per carenza di personale e lavori mai terminati

E’ stata rinviata a data da destinarsi la terza commissione regionale che avrebbe dovuto chiarire oggi a che punto si trovano gli iter sia per il nuovo ospedale di Andria che per il nuovo ospedale che sorgerà in territorio di Bisceglie al confine con la città di Molfetta. Il rinvio non aggiunge naturalmente elementi a procedure burocratiche che sembrano sempre più elefantiache e complicate anche se, almeno per l’ospedale del nord barese (quello per intenderci lato mare), sembra che entro la fine del prossimo anno potrebbe già esserci il bando per i lavori di realizzazione. Sul fronte nuovo ospedale di Andria, invece, di certo c’è che la ASL ha depositato il Piano Clinico Gestionale sulla base dei 400 posti letti e sarebbe in attesa dei riscontri regionali che al momento non ci sono. Ne ha parlato anche il presidente Michele Emiliano nei giorni scorsi dicendo che si stanno risolvendo tutti gli intoppi di natura burocratica ma al momento non si capisce ancora quale sia la via da perseguire per arrivare alla possibilità da parte del Comune di Andria di apporre il vincolo sui terreni necessari per costruire il nuovo nosocomio in contrada Macchie di Rose. Su questo continua il lavoro di monitoraggio e pungolo del Comitato per il nuovo ospedale presieduto dal Prof. Lorenzo Bonomo e che ha già potuto contare sull’adesione di centinaia di cittadini e diverse associazioni o rappresentanti istituzionali.

Il Comitato ha incontrato nello scorso fine settimana la direttrice generale dell’ASL BT Tiziana Dimatteo per approfondire un altro importante aspetto e cioè l’attuale struttura del “Bonomo”. Carenza di personale, notevoli ritardi nella conclusione dei lavori dei cantieri aperti, diverse opere non ancora avviate per una struttura che, nel frattempo, deve potere essere efficiente per assicurare massima assistenza pur in una condizione inevitabilmente complessa per la vetustà e la ristrettezza degli spazi.

«Nell’incontro – spiegano dal comitato – è stata evidenziata la gravissima carenza di personale al Centro Dialisi/Nefrologia che rischia l’assoluta paralisi, in particolare per l’attività dell’ambulatorio trapiantati. Non ci sono quasi più medici. Altra grave situazione riguarda il PS che, nonostante la ristrutturazione, a fronte di una operatività per Codici Rossi superiore a quella degli altri PS, non gode di un numero di unità di personale adeguato». La DG ha spiegato al Comitato come in questo momento vi sia praticamente uno stop completo di assunzioni voluto dalla Giunta Regionale ma è comunque previsto l’arrivo di due nuovi medici per la Dialisi mentre per il Pronto Soccorso sono in corso procedure per 14 nuovi dirigenti medici per cui ci sono già diverse adesione molte delle quali provenienti dal 118.

Altro focus è stato posto sui cantieri: entro dicembre, spiega la ASL, sarà inaugurato il nuovo laboratorio analisi mentre per il reparto di pediatria c’è una variante ai lavori che slitteranno non prima di maggio. Stesse tempistiche per medicina interna mentre per neurochirurgia si comincerà al termine degli altri interventi. Nel 2024 dovrebbe essere realizzata anche la sala operatoria dedicata al reparto di ginecologia ed una nuova tac al Pronto Soccorso. Entro febbraio un nuovo angiografo mentre in rianimazione dovrebbero arrivare altri sei posti letto. Il secondo angiografo, infine, entro febbraio. Gli interventi, spiegano dalla ASL, dovrebbero permettere di rifunzionalizzare al meglio il “Bonomo” in attesa che qualcosa si muova per il nuovo ospedale.

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