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Nuovo Ospedale di Andria, tre anni fa la presentazione del progetto a Castel del Monte: ora si riparte “quasi” dal via

La buona notizia è che i fondi cosiddetti ex articolo 20, circa 318 milioni di euro destinati alla Puglia, sono stati riassegnati e la regione ora dovrà rapidamente presentare al Ministero della Salute il documento programmatico con allegati studi di fattibilità degli interventi per i quali si chiede il finanziamento. Ma le cattive notizie arrivano proprio dai tempi: per il nuovo Ospedale di Andria ci vorrà ancora almeno un anno e più per ipotizzare di arrivare al bando dei lavori veri e propri. E’ questa la sintesi di quanto accaduto ieri in una seduta congiunta tra la I e III Commissione regionale per un aggiornamento sulla situazione del nuovo nosocomio andriese ormai al centro di un vero e proprio enigma istituzionale e burocratico. Tre anni fa, proprio nel mese di luglio, la presentazione in pompa magna del progetto per il nuovo ospedale di II° livello andriese alle pendici di Castel del Monte. Da allora si è riusciti a tornare indietro nell’iter senza fare praticamente mai un passo in avanti ed anzi perdendo prima i fondi e poi trovando una marea di problemi al progetto presentato.

Ora molto lentamente qualcosa sembra essersi sbloccato e l’iter ha tre direttrici che dovrà seguire: la prima è quella della progettazione definitiva compresa di validazione, una fase questa che richiederà nel complesso dai 6 agli 8 mesi. Poi ne serviranno altri 4 per definire il progetto esecutivo. Tutta questa fase avverrà con i progettisti che hanno già realizzato il vecchio progetto e che dovranno adeguarlo alle circa 600 problematiche rilevate oltre che al nuovo piano clinico gestionale che ha previsto un ridimensionamento di alcune attività. Il progetto complessivo sarà di 186 milioni di euro con l’ospedale che conterrà 400 posti letto. Parallelamente si dovrà lavorare, in poco più di 6 mesi, per la definitiva assegnazione delle risorse con l’adeguamento del progetto ai nuovi costi, circa 60 milioni di euro in più rispetto al passato.

In tutto questo, tranne il comune di Andria, nessuno si è ancora preoccupato dalla Regione Puglia delle infrastrutture per l’accesso alla nuova struttura e, soprattutto, per le urbanizzazioni primarie come acqua, luce e gas che naturalmente in quella zona agricola non sono al momento previste e comunque vanno adeguate ad una struttura così importante con migliaia di persone all’interno. Insomma siamo ancora all’anno zero e quello che resta è una volontà a parole di realizzare questo ospedale ma che nei fatti avanza e torna indietro senza soluzione di continuità.

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