Confesercenti ha parlato di un invenduto in magazzino nei negozi di abbigliamento tra l’80 ed il 90% della merce. Per Confcommercio è impensabile concepire che la vendita di un solo mese di freddo più intenso possa rappresentare la panacea delle difficoltà dei commercianti a causa delle congiunture metereologiche. Sono queste le motivazioni a supporto della proposta del rinvio dei saldi invernali arrivata dalle sigle sindacali più rappresentative del commercio ed accolte dall’Assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci che si è fatto portavoce dell’istanza in sede di Conferenza delle regioni. I saldi invernali dovrebbero iniziare il 6 gennaio prossimo praticamente a pochissima distanza dalle festività natalizie e con una stagione invernale ancora ben lontana dall’essere partita. Cappotti, sciarpe, maglioni, calze: tutto invenduto con temperature che restano stabilmente attorno od oltre i 20° nel mezzogiorno e non solo. Una congiuntura metereologica ancora da fine estate nonostante ci si avvicini a grandi passi al mese di dicembre ed i magazzini siano ancora pieni di merce invernale.
L’assessore Delli Noci ha però voluto riportare il problema ad una dimensione più nazionale e non solo relegata alla Puglia. Serve un intervento in conferenza delle regioni, ha spiegato Delli Noci, sia per i franchising che necessitano di una data unica, sia perché alcune zone della Puglia, penso ad Altamura, confinano con regioni che potrebbero mantenere la data del 6 gennaio portando gli acquirenti a recarsi nelle vicine città in cui i saldi sono già partiti e provocando di certo una perdita per i nostri operatori commerciali».