Va avanti lo smantellamento dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante di Bari. Dopo il via libera al trasferimento dei macchinari sanitari presso altri presidi ospedaliere, adesso c’è un ulteriore passo avanti. Il Policlinico, a cui la Regione Puglia ha demandato il compito di procedere alla disattivazione della struttura, ha infatti avviato una indagine di mercato finalizzata a verificare la presenza di operatori economici interessati ad acquistare i beni non più utilizzabili a fini sanitari.
Come riportato in una nota, pubblicata dallo stesso Policlinico, la procedura sarà praticamente analoga a quella utilizzata per la vendita delle strutture dismesse in occasione dell’Expo 2015 di Milano.
Questa prevede che siano a carico dell’acquirente tutte le operazioni di smontaggio e recupero delle componenti impiantistiche, dei moduli strutturali e dei macchinari, oltre che dello smaltimento del materiale inutilizzabile.
L’avviso è stato pubblicato ieri e l’intera procedura sarà gestita sul portale “Empulia”. Le aziende interessate dovranno fare obbligatoriamente un sopralluogo e finire i lavori entro e non oltre il 15 dicembre, così da consentire il rilascio degli immobili per la fine dell’anno.
Le attrezzature ed i macchinari ancora utilizzabili a fini sanitari, presenti nel presidio per le maxi emergenze, sono state intanto acquisite a patrimonio aziendale e presto saranno collocate in altre strutture. I costi per le operazioni di trasferimento sono stati stimati in 120mila euro.
Aperto nel marzo del 2021, nel pieno della pandemia, l’ospedale Covid in Fiera ha gestito, in un anno e mezzo, circa 1.000 pazienti nei moduli di terapia intensiva, subintensiva respiratoria e medicina interna. Venne progettato e realizzato a tempo di record, con costi inizialmente previsti per circa 8 milioni e mezzo di euro, ai quali se ne sono aggiunti almeno altrettanti in corso d’opera. Ha ufficialmente interrotto ogni attività il 31 agosto scorso.