Un documento firmato da trenta persone, tra medici ed infermieri (alcuni dei quali in pensione), e che lancia un nuovo allarme sulle sorti del PTA di Trani. «Ora basta con i silenzi, non possiamo rimanere inerti di fronte a tanta prepotenza», si legge nel manifesto reso pubblico nelle ultime ore e indirizzato al sindaco Amedeo Bottaro, la consigliera regionale del PD Debora Ciliento, al consiglio comunale e ai cittadini tranesi. «A qualcuno – prosegue la nota – non è bastato chiuderci l’ospedale, ora ci vogliono togliere anche il presidio territoriale di assistenza. Prima hanno chiuso il laboratorio di analasi territoriale, con lo spostamento del personale e delle apparecchiature del laboratorio, e nessuno ha fiatato. Adesso cominciano le manovre per spostare l’oculistica». I medici nel documento sottolineano tutta la loro preoccupazione: recentemente, infatti, «l’oculista ha spostato nel presidio di Bisceglie gran parte della sua attività di sala operatoria. Episodi che ci riportano alla memoria quanto è successo in un passato ancora recente, quando dall’ospedale di Trani venivano spostati interi reparti e Personale fino alla sua completa chiusura. Ci avviamo a rivedere lo stesso film con il PTA?», si domandano i trenta firmatari. Il presidio sanitario di Trani è stato convertito da ospedale a PTA nel 2016, una tappa storica mai davvero digerita dalla gran parte dei cittadini. Ora, i trenta medici che hanno sottoscritto il documento temono che l’unico presidio sanitario rimasto possa rimanere orfana di altre prestazioni di tipo ambulatoriale. Alla consigliera Ciliento si chiede di intervenire evidenziando in sede regionale tutte le carenze attuali del PTA, partendo dall’assenza di una pianta organica che abbracci tutto il personale che opera nella struttura. Al sindaco Bottaro, invece, si chiede un elenco dettagliato del personale attuale e delle attrezzature presenti, in modo da vigilare e verificare che nulla venga spostato. «Il PTA – concludono medici e infermieri – potrebbe diventare un gioiello prezioso per tutta la città se lo si farà crescere correttamente. Dovete difenderlo, anche a costo di dover alzare la voce ciascuno con i propri amici in sede regionale e di partito. La città vi giudicherà per quello che farete». Nei prossimi giorni il manifesto verrà affisso in più punti di Trani.
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