Attualità

Puglia al terzo posto in Italia per reati ambientali, il procuratore Nitti: “Mafia trova sostegno dell’imprenditoria”

L’ultimo report sulle ecomafie di Legambiente non lascia adito a dubbi: la Puglia si conferma al terzo posto nella classifica nazionale dell’illegalità ambientale, con Bari e Foggia tra le prime dieci province per questa tipologia di reati. Come si sta evolvendo il fenomeno e quali azioni si stanno rivelando efficaci per il suo contrasto sono stato gli argomento al centro del convegno organizzato a Trani dalla delegazione locale dell’IPA, l’associazione internazionale composta dagli appartenenti alle forze di polizia. Il traffico illecito di rifiuti – ha spiegato il procuratore Nitti – non ha origini solo dalle attività della criminalità organizzata ma coinvolge sempre più spesso rami malati dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione.

INTERVISTA A RENATO NITTI (PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI TRANI)

Se il contrasto all’illegalità ambientale nasce in Campania, oggi il fenomeno coinvolge l’intero Paese.

INTERVISTA A GEN. ANTONIO MENGA (EX COMANDANTE REPARTO OPERATIVO TUTELA AMBIENTE ROMA)   

La Puglia si conferma terreno appetibile per le mafie interessate al business dei rifiuti. Il circondario di Trani non fa eccezione – dicono dall’Arma dei Carabinieri – anche se il territorio più battuto dalla criminalità organizzata rimane la provincia di Foggia.

INTERVISTA A GEN. UMBERTO TAMBORRINO (COMANDO DELLE SCUOLE DELL’ARMA DEI CARABINIERI ROMA)

Vedi anche

Back to top button