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PUGLIA | Lo stop ad AstraZeneca rallenta la campagna vaccinale: in stand-by le somministrazioni per operatori scolastici e Forze dell’Ordine. Ma il virus scompare dalle RSA

Stop alle vaccinazioni per operatori scolastici e forze dell’ordine, si va avanti solo con gli ultraottantenni e con i richiami per il personale sanitario. Sono i primi effetti della temporanea sospensione, decisa dall’Agenzia Italiana del Farmaco, alle somministrazioni di AstraZeneca, che sta provocando anche in Puglia rallentamenti nella campagna vaccinale anti Covid.

Uno stallo che durerà probabilmente ancora 24 ore, in attesa che l’Ema (l’Agenzia Europea per i Medicinali) si pronunci in merito alla sicurezza del vaccino ma che ha già gettato nel caos il sistema sanitario regionale.

Il blocco delle vaccinazioni con il farmaco anglo-svedese costa alla Puglia dalle 8 alle 10mila somministrazioni in meno al giorno, il numero di dosi giornaliere destinate prevalentemente ai lavoratori del mondo della scuola e ai rappresentanti delle Forze Armate.

Prima somministrazione e richiamo, per queste categorie, sono al momento in stand by ma si teme che, se il semaforo rosso ad AstraZeneca dovesse durare più del dovuto, la Regione sarà costretta a rivedere completamente il calendario dei vaccini anche per le altre categorie. A pagarne le conseguenze potrebbero essere innanzitutto gli over 70, per i quali l’avvio delle vaccinazioni è stato fissato indicativamente per dopo Pasqua ma adesso il loro turno potrebbe slittare.

La macchina vaccinale pugliese, per il momento, procede anche se con il freno a mano tirato: secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute, le dosi somministrate hanno superato quota 460.500, oltre l’88% di quelle ricevute, che fanno della Puglia la terza regione in Italia per numero di vaccini effettuati in rapporto a quelli disponibili.

Altra buona notizia è quella relativa agli ospiti nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, tra le vittime preferite del Covid nell’ultimo anno di pandemia. Da quanto ha avuto inizio la campagna vaccinale, i contagi all’interno delle case di riposo sono praticamente crollati. Secondo uno studio della Asl, nella provincia di Bari, si è passati dai 1.500 casi registrati nelle RSA nella fase più acuta dell’emergenza, tra settembre e dicembre, agli attuali 0 contagi. Dunque l’avvio delle somministrazioni agli anziani è conciso con la scomparsa del virus da queste strutture. L’ennesima dimostrazione che il vaccino resta l’unica arma a disposizione per vincere la battaglia contro il Covid.     

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