La scuola è quasi finita. E mentre non sono molti gli studenti pugliesi che hanno scelto di tornare nelle aule scolastiche, in quelle dei Tribunali si continua a parlare di didattica digitale integrata. L’ultima sentenza arriva dalla terza sezione del Tar di Bari, che ha respinto la richiesta di sospensione, presentata da alcuni genitori, dell’ordinanza regionale sulla facoltà di scelta tra lezioni in presenza e a distanza.
Il provvedimento, numero 121, firmato dal presidente Michele Emiliano il 23 aprile scorso, consentiva in pratica ad alunni e famiglie di chiedere ed ottenere la didattica digitale integrata per via dei rischi sanitari connessi all’emergenza Coronavirus.
Una decisione, quella del governatore, ben accolta da alcuni e fortemente osteggiata da altri, come nel caso di due associazioni di genitori che avevano deciso di impugnare l’ordinanza, nel tentativo di obbligare alla presenza fisica in classe anche gli studenti le cui famiglie avevano optato per la didattica a distanza.
Ma i giudici amministrativi hanno respinto la richiesta di sospensione cautelare, sancendo la piena legittimità dell’ordinanza, riconoscendo alla Regione Puglia – ha commentato Emiliano in un lungo post pubblicato su Facebook – di aver adottato un provvedimento giuridicamente corretto e necessario per salvaguardare la salute pubblica.
In situazioni di pericolo grave e straordinario, come nel caso di varianti Covid insidiose – hanno riconosciuto i giudici – è diritto delle famiglie di tutelare il proprio ambito familiare da eventuali pericoli di contagio, richiedendo le lezioni a distanza.
La facoltà di optare per la didattica digitale integrata, concessa ad alunni e genitori – specifica il documento del Tar – costituisce misura ragionevole di esercizio di potere di deroga da parte della Regione rispetto alle norme dello Stato.
Il governatore ha espresso soddisfazione per la sentenza che, sottolinea “chiude un anno scolastico complicato, dolorosamente affrontato dalle famiglie e dalla scuola pugliese con grande attenzione e determinazione”. Un plauso è rivolto anche agli insegnanti che hanno dovuto assicurare la didattica a distanza contemporaneamente a quella in presenza. Di questo sacrificio – scrive Emiliano – li ringrazio ancora”.