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Chiusura del punto nascita a Bisceglie per mancanza di personale, si spera nel nuovo avviso pubblico di ginecologi: “Hanno risposto in due”

“La riattivazione dei reparti di Ostetricia e Ginecologia sarà sicuramente programmata dopo le opportune valutazioni tecniche e sul personale”. Lo ha detto Andrea Sinigaglia, Direttore Dipartimento ospedaliero Asl Bt in riferimento all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie, attualmente destinato a presidio covid per la sesta provincia pugliese. Da inizio anno il nosocomio biscegliese per far fronte all’emergenza sanitaria ha destinato il suo punto nascite per sole partorenti positive al virus. Ma ad oggi, per ragioni organizzative, si è interrotta la collaborazione con i ginecologi che dai presidi di Barletta e Andria prestavano servizio all’ospedale di Bisceglie. Motivo per il quale, anche dopo l’eventuale fine dell’emergenza pandemic,a il nosocomio potrebbe non ospitare più donne in procinto di partorire. La questione è stata sollevata pochi giorni fa dalla nostra emittente raccogliendo il disappunto della politica locale. Il Sindaco Angelantonio Angarano, incalzato dall’opposizione, ha sottolineato la necessità di riaccendere l’attenzione sul punto nascite del “Vittorio Emanuele II”, che a suo dire non può essere chiuso perché al servizio di un territorio di circa 200mila abitanti che copre le città di Trani, Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi, oltre a Bisceglie. Andrea Sinigaglia ha comunque garantito che il punto nascite tornerà. Ogni valutazione partirà quando l’emergenza covid diminuirà a tal punto da consentire l’avvio dei percorsi separati tra pazienti contagiati e non.

Intanto l’avviso pubblico per il reclutamento di ginecologi, annunciato nei giorni scorsi, avrebbe visto l’interessamento di due unità professionali che già domani mattina potrebbero essere ufficializzate dalla Asl Bat.

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