“Servono più strumenti, non riforme”. Appaiono forti e chiare le parole del procuratore di Bari, Roberto Rossi, che da sempre manifesta il suo disappunto sulla riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere dei magistrati e che è stata approvata in Senato con 106 i voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni. “Dovrebbero essere altre le priorità di cui ha bisogno la giustizia”, spiega il procuratore.
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