Il tempo scorre inesorabile, la fine dell’anno 2025 è vicina e, a meno di clamorose proroghe di cui però al momento non ci sono comunicazioni ufficiali, la SP2 ammodernata nel tratto tra Andria e Montegrosso non vedrà completato il suo collaudo amministrativo. Inaugurata 4 anni fa, infatti, potrebbe diventare un problema importante per la Provincia BAT che al momento non ha ancora preso formalmente in carico la strada che resta un cantiere vista anche la presenza della tanto discussa rotatoria per l’accesso alla borgata andriese. Il limite di fine 2025, che potrebbe da ultime ipotesi slittare di un paio di mesi, è per completare tutte le procedure burocratiche di collaudo ma se non viene eliminata quella rotatoria provvisoria le procedure non potranno essere completate. Un problema perchè teoricamente poi l’ente dovrebbe restituire i fondi, oltre 20 milioni di euro, intercettati ben più di un decennio fa. Ma in tutto questo tempo non c’è stato modo di chiudere definitivamente questo cantiere creando anche un danno economico all’ente considerando che per quel cantiere ancora attivo e già teatro di numerosi incidenti, bisogna pagare una sorta di “affitto” alla ditta incaricata dei lavori. In stand by c’è il progetto di sistemazione dello svincolo a circa un chilometro di distanza verso Canosa ma di quei lavori, nonostante ci sia già la variante del comune di Andria, la progettazione definitiva ed i soldi di regione e provincia, non c’è ancora il bando per le opere da circa 13 milioni di euro. Opere che prevedono la realizzazione di diverse rotatorie interne ed il completamento delle complanari per permettere di accedere alla borgata e, soprattutto, completare il progetto principale che altrimenti resta comunque monco di una parte stralciata a causa delle ristrettezze economiche anni fa.
Problemi per la Provincia BAT che si sommano con un altro tratto e cioè quello di Canosa dove, anche in quel caso, il primo lotto di opere non è mai stato concluso per un progetto che avrebbe dovuto permettere di tagliare il pezzo pericolosissimo dei curvoni con dislivello e due sole corsie, alla periferia della città canosina già teatro di decine di incidenti mortali. Una situazione che si è ormai incancrenita e che è finita nelle aule di tribunale come confermato anche nell’ultimo consiglio provinciale della BAT e per cui al momento non si vedono particolari spiragli. Due opere essenziali per la viabilità del territorio ma due opere che languono tra ritardi e difficoltà con il concreto rischio di dover anche corrispondere risarcimenti importanti che saprebbero di ulteriore beffa.



