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Sulla Foggia-Cerignola le preghiere potrebbero non bastare più: ecco qual è lo stato della strada. All’insicurezza si aggiunge il rischio di incorrere in criminali senza scrupoli

Mettersi in auto e pregare che tutto vada bene. E’ la paradossale situazione di chi, giornalmente, è costretto a percorrere il tratto della statale 16 Adriatica che collega Foggia a Cerignola e viceversa. La sicurezza, a quelle latitudini, è un optional. A tutti i livelli. Pericoli evidenti mettono a serio rischio l’incolumità degli automobilisti per quello che è, in diversi tratti, lo stato pietoso della lunga arteria, con manto dissestato, buche e in alcuni casi voragini. Mancanza di sicurezza acuita dalla scarsa illuminazione e, come dimostrano le ultime vicende, anche dalla presenza di criminali: eclatante l’episodio accaduto nelle scorse ore tra Cerignola e Foggia, dove una banda armata ha rapinato un uomo, obbligato a scendere dalla sua Mercedes. Non sarebbe peraltro nemmeno la prima volta che episodi simili siano registrati in quel trafficato tratto di statale, dove peraltro sono migliaia i lavoratori pendolari che giornalmente lo percorrono. Una situazione che non è più sostenibile e che obbliga a correre ai ripari. Partendo da lavori di manutenzione e ripristino del tratto stradale, ai limiti della percorribilità e della decenza e da maggiori controlli, soprattutto nelle ore serali. Perchè le preghiere, di questo passo, potrebbero non essere più sufficienti per evitare qualche tragedia.

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