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Virus Sinciziale, boom tra i bambini: al Giovanni XXIII di Bari frenata ai ricoveri programmati

È allarme per il diffondersi tra i bambini del virus sinciziale che quest’anno si è presentato in anticipo ed ha già causato l’affollamento dei reparti pediatrici tanto che al Giovanni XXIII di Bari sono stati sospesi i ricoveri programmati. L’ondata di Virus respiratorio sinciziale (Vrs), nei bambini molto piccoli rischia di degenerare in bronchiolite e portare al ricovero, come sta già accadendo in altre città del Sud, con una situazione particolarmente spiccata a Napoli. La problematica è balzata agli onori delle cronache nazionali quando, alcuni giorni fa, la blogger Chiara Ferragni ha acceso i riflettori su questo virus da cui è risultata colpita la piccola figlia Vittoria. In quella occasione il virologo Burioni aveva spiegato che si tratta di un virus scoperto negli anni ’50, di cui non si ha ancora un efficace vaccino e assolutamente da non sottovalutare. E in effetti, oltre che in anticipo, il vrs si è presentato quest’anno in forma maggiormente virulenta, come viene confermato dal Giovanni XXIII di Bari dove vi sono alcuni casi definiti seri. “Lo scorso anno, le misure anti-Covid hanno limitato la circolazione del virus. Ma questo ha verosimilmente ridotto anche la risposta anticorpale nei confronti del patogeno” spiegano dall’associazione dei pediatri. Che consigliano un ritorno a misure di prevenzione come il frequente lavaggio delle mani e l’utilizzo di mascherine quando si è in presenza di bambini che hanno contratto il virus per evitarne l’ulteriore diffusione, specie se si è destinati a entrare in contatto con altri bambini.

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