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Covid, divampa il focolaio nel carcere di Bari. I detenuti inscenano una protesta pacifica

Una battitura pacifica sulle sbarre del carcere di Bari, una protesta contro la gestione Covid di una struttura che da tempo vive una situazione complicata. Sono 126 su circa 430 i detenuti del penitenziario del capoluogo pugliese positivi al Coronavirus, mentre in 70 sono quelli in attesa del risultato del tampone di controllo, il che costringe quasi quotidianamente a trasferimenti tra celle per separare i positivi dai contatti stretti e questi dai negativi.

Tutto questo provoca problemi e insofferenze, tanto da aver portato i detenuti della prima sezione a inscenare una protesta pacifica con l’obiettivo di attirare l’attenzione senza l’intenzione di provocare danni, battendo vari oggetti sulle sbarre delle celle.

La gestione della situazione relativa all’emergenza sanitaria segue regole comuni a tutte le carceri d’Italia sebbene, in presenza di focolai particolarmente estesi come quello di Bari, il protocollo provochi malumori e preoccupazioni.

Il penitenziario del capoluogo pugliese, tra l’altro, vive da tempo una situazione strutturale complessa, con alcune zone inagibili che limitano ulteriormente la disponibilità di spazi, creando difficoltà nella gestione dell’assistenza sanitaria. Inoltre, il centro clinico del carcere registra una carenza nell’organico di medici e infermieri.

Una situazione delicata, insomma, da monitorare costantemente sia dal punto di vista sanitario che dell’ordine pubblico.

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