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PUGLIA | La regione passa in zona gialla: da lunedì via libera a bar e ristoranti. Oggi 870 nuovi casi e 20 morti

La notizia era nell’aria, questo pomeriggio è diventata ufficiale: da lunedì prossimo, 10 maggio, la Puglia passa in zona gialla, con conseguente allentamento delle restrizioni anti Coronavirus, come il via libera alla riapertura di bar e ristoranti, con consumo al tavolo, all’aperto, sino alle 22.

Il cambio di colore è stato comunicato questo pomeriggio dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati della cabina di regia, a seguito del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.

Dunque, dopo sei settimane consecutive di zona rossa rafforzata e due di zona arancione, la Puglia approda tra le regioni italiane a fascia di rischio bassa assieme a Basilicata e Calabria, mentre saranno arancioni le sole Sicilia, Sardegna e Valle D’Aosta. A pesare sulla decisione, gli indicatori relativi all’andamento della pandemia, da giorni in costante miglioramento, soprattutto in riferimento al numero dei contagi e dei ricoveri.

Lo confermano anche i dati di oggi, forniti dal consueto bollettino epidemiologico regionale che segnala 870 nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore, a fronte di quasi 12mila tamponi effettuati, con un tasso di positività che resta intorno al 7,4%.

Il totale dei contagi pugliesi supera adesso quota 241mila, mentre si aggrava purtroppo il bilancio dei morti: 20 le vittime registrate tra ieri e oggi, che fanno salire la somma dei decessi a 6.057.

Ancora in leggero calo i ricoveri: i pazienti Covid in ospedale sono al momento 1.685, di cui 199 in Terapia Intensiva. Scende anche il numero degli attuali positivi, che sono complessivamente 44.637. I pugliesi negativizzati superano invece la soglia dei 190mila, con quasi 1.700 guariti nelle ultime 24 ore.   

Intanto, sul fronte vaccini, la campagna procede spedita: secondo i dati aggiornati a questo pomeriggio, la regione sfiora oramai il milione e mezzo di dosi somministrate. Di queste, quasi 200mila sono state iniettate nella Bat, dove oggi sono cominciati i richiami per i pazienti affetti da malattie rare e per i loro familiari che hanno ricevuto Pfizer. Parallelamente continuano le somministrazioni delle seconde dosi per i pazienti fragili e per i lavoratori del mondo della scuola. 

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