Con quasi 983mila dosi somministrate, secondo il dato aggiornato a questa mattina, la Puglia è al momento la terza regione in Italia per numero di vaccini effettuati, pari al 91,7% di quelli disponibili, dietro solo a Veneto ed Umbria.
Un bello scatto in avanti per la macchina regionale dei sieri anti Covid che, dopo qualche ritardo, negli ultimi giorni ha ingranato decisamente la marcia, cominciando a correre a velocità molto più sostenuta, con una media salita, nell’ultima settimana, a quasi 30mila iniezioni al giorno .
La campagna quindi procede, dando la priorità ai cittadini con elevata fragilità (come i malati oncologici), che sono presi in carico dai medici di base o dai centri che offrono cure specialistiche; in prima fila anche gli over 80 (la maggior parte dei quali, circa l’80%, ha già ricevuto la prima dose ed è in attesa della seconda) e subito dietro di loro quelli dai 79 anni in giù, senza fragilità, per i quali si sta procedendo gradualmente, in ordine di anzianità, presso gli hub vaccinali dislocati in tutta la regione.
Ma neanche il tempo di recuperare il terreno perduto che la macchina vaccinale pugliese si ritrova a dover viaggiare di nuovo con il freno a mano tirato: il problema resta quello delle poche scorte a disposizione. A darne notizia è stato il presidente Michele Emiliano che, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha fatto il punto della situazione, comunicando di aver scritto al commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo per ottenere altri vaccini, almeno sino a quando non arriveranno i carichi previsti per mercoledì prossimo. Da Roma, tuttavia, chiedono di andare più piano perché le dosi non ci sono.
Per questo, già a partire da oggi, le somministrazioni per la fascia d’età 79-60 anni subiranno una frenata: le vaccinazioni proseguiranno solo per coloro che hanno prenotato l’appuntamento sul portale “La Puglia ti vaccina”, mentre saranno temporaneamente sospese le inoculazioni “a sportello”. Un rallentamento calcolato ed inevitabile, almeno sino a quando non arriveranno nuovi rifornimenti, nella speranza che l’attesa non sia più lunga del previsto.