Covid

Sono i bambini le vittime preferite del Covid: piccoli tra 5 e 11 anni i più contagiati negli ultimi sei mesi dell’anno

In Puglia sono stati i bambini le vittime preferite del Covid negli ultimi sei mesi dell’anno. È questo il dato che emerge dal report del Ministero della Salute, relativo alle fasce di popolazione più contagiate nella seconda parte del 2021.

Numeri alla mano, da giugno a dicembre, hanno contratto il virus e sono guariti 2.620 bimbi pugliesi tra i 5 e gli 11 anni. La fascia d’età che conta più infettati rispetto a tutta la popolazione.

Segue la fascia compresa tra i 12 e i 15 anni, con 2.038 casi di ammalati e guariti, e poi quella tra i 20 e i 29 anni, con 1.782 contagi e successive guarigioni.

Un dato, quello relativo ai casi di positività tra i più giovani, che va di pari passo con l’andamento della campagna vaccinale.

Le somministrazioni a tappeto, cominciate circa un anno fa, nei confronti della popolazione più anziana, hanno limitato la diffusione del virus tra gli adulti, soprattutto quelli dai 60 anni in su, dove in Puglia si registra una adesione quasi totale alla campagna anti Covid.   

Per i più piccoli, come noto, le somministrazioni sono partite più tardi e, nonostante l’accelerata data dalla macchina vaccinale, negli ultimi mesi, la copertura per le fasce d’età più giovani conta cifre decisamente più basse.

Quanto al quadro complessivo sui vaccini, la Puglia ha ormai superato quota 7 milioni e 500mila dosi somministrate, oltre il 97% di quelle ricevute dall’inizio della campagna. Numeri che piazzano la regione tra i primi posti in Italia per capacità vaccinale.

Tenendo conto della popolazione totale, nello specifico, sono pari all’82,6% i pugliesi che hanno ricevuto almeno un dose, mentre circa l’80% ha effettuato la vaccinazione completa con doppia dose. Dati che scendono inevitabilmente per quanto riguarda la somministrazione delle terze dosi, iniettate al 22,6% della popolazione. Ad aver ricevuto la cosiddetta dose “booster”, o dose aggiuntiva, sono soprattutto gli over 60, per i quali la copertura vaccinale sfiora il 60%.   

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