Cronaca

Abusi sessuali sulle pazienti durante le visite: il ginecologo barese smascherato da “Le Iene” potrebbe tornare a lavorare

Il ginecologo barese Giovanni Miniello, sotto processo per il reato di violenza sessuale, tentata e consumata, nei confronti di 19 sue ex pazienti, potrebbe tornare ad esercitare la professione. Una possibilità teorica ma concreta, alla luce della attuale situazione disciplinare del medico, finito sotto i riflettori dopo un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene” e posto ai domiciliari nel novembre 2021.

Assieme all’ordinanza di arresto, era arrivata infatti la sospensione cautelare da parte dell’Ordine ma, prima ancora di essere convocato per la fase istruttoria, il 71enne aveva chiesto la cancellazione dall’Albo. In merito a questo, l’Ordine non si è mai pronunciato, presentando invece nei confronti di Miniello un provvedimento di radiazione, al quale i legali dell’imputato si sono opposti, perché già pendente la richiesta di cancellazione. Risultato: radiazione al momento sospesa e, se non dovesse avere luogo la cancellazione dall’Albo, il ginecologo ipoteticamente potrebbe tornare a lavorare.    

A fare chiarezza sulla situazione attuale è stato il luogotenente dei Carabinieri Giuseppe Toscano, che ha condotto le indagini, ascoltato in aula come testimone dell’accusa. Il militare ha anche spiegato che già nel 2019, prima del servizio delle “Iene”, due donne avevano presentato denuncia contro il medico per delle manovre non convenzionali durante le visite.

Stesse accuse sono arrivate anche dopo la trasmissione televisiva da parte delle altre pazienti, che hanno sostenuto di essere state molestate da Miniello, che le avrebbe palpeggiate nelle parti intime. Il ginecologo avrebbe anche proposto alle donne di avere rapporti sessuali con lui come terapia per curare il “Papilloma virus” o per prevenire l’insorgere di tumori all’utero.

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