Un’altra battaglia legale vinta. Il carabiniere andriese Riccardo Casamassima, uno dei test chiave del processo per la morte di Stefano Cucchi, è stato assolto con formula piena dal tribunale di Roma dall’accusa di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale.
La testimonianza di Casamassima, che ha permesso di incastrare i due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, condannati a 12 anni di reclusione per l’omicidio del geometra romano, ha reso la vita del militare originario di Andria una vera e propria odissea, ritrovandosi in questi anni al centro di pesantissime accuse.
Il 16 aprile del 2021 era stato assolto, di fronte al gup, dall’imputazione di spaccio di sostanze stupefacenti e nella giornata di ieri è arrivato il proscioglimento per un’imputazione che si è rivevata anch’essa infondata.
Secondo gli avvocati difensori Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, Riccardo Casamassima non ha commesso alcun reato e questo processo sarà per lui solo un bruttissimo ricordo.
L’unica colpa attribuibile al carabiniere andriese è quella di aver cercato a tutti i costi di far emergere la verità. Verità che ha permesso di consegnare alla giustizia gli assassini di Stefano Cucchi.