Un giorno triste, l’ennesimo, per Foggia: lo stadio Zaccheria torna a riempirsi e ancora una volta non per una partita di calcio ma per celebrare il funerale del giovane Samuele Bruno, il quindicenne morto martedì a Lecce, dove era da quasi un mese ricoverato in seguito alle gravissime ferite riportate nel maledetto incidente stradale dello scorso 13 ottobre, quando di rientro dalla trasferta di Potenza, altri tre giovanissimi tifosi del Foggia persero la vita. Ancora lacrime, ancora dolore per una comunità che si è stretta attorno ai cari del povero Samuele, al quale non è stato sufficiente lottare da leone per battere la morte. Più forte il destino, che ha spezzato il cuore di una città intera e del mondo delle tifoserie di calcio di tutta Italia.
A celebrare la funzione religiosa, proprio come nell’ultimo saluto dello scorso 17 ottobre alle altre tre vittime del sinistro, Samuel Del Grande, Gaetano Gentile e Michele Biccari, è stato il Vescovo della Diocesi di Foggia-Bovino, Monsignor Giorgio Ferretti.
Commozione dei circa tremila partecipanti ad un dolore che segna ulteriormente Foggia, funestata dai tragici eventi. Una città che sembra aver perso la voglia di pensare ad altro ed uno stadio che dallo scorso 13 ottobre si è trasformato in un enorme luogo sacro. Nessun pallone da far rotolare ma solo silenzio, raccoglimento e preghiera per un’altra giovanissima vita spezzata in uno schianto di una maledetta sera che lacera il cuore e tormenta l’anima di un’intera comunità. A cominciare da chi Samuel, cresciuto con la passione del pallone, lo conosceva bene, un amico dei boy scout e un sacerdote, suo insegnante di religione.
INTERVISTE:
Boy Scout
Don Rosario De Rosa – Sacerdote e insegnante di religione di Samuel