Cronaca

Appalti pilotati a Molfetta, si va a processo per 22 persone e 6 società: il 10 dicembre l’udienza preliminare. Tre anni fa gli arresti

A giugno di tre anni fa un terremoto giudiziario che scosse il Comune di Molfetta. Ora la Procura di Trani ha chiesto il processo per 22 persone accusate a vario titolo di turbativa d’asta, corruzione, falso e peculato. Sono 22 nel complesso i capi di imputazione. Gli appalti comunali, in sostanza, tra il 2018 ed il 2020 secondo l’accusa sarebbero stati truccati per favorire un gruppo di imprese e progettisti in cambio di denaro ma anche di favori e regali. A processo, la cui udienza preliminare è fissata al 10 dicembre, ci andranno anche sei società (Areva Ingegneria, Dauniasfalti, Di Gregorio Sas, Imcore e Tancredi Restauri) che rispondono delle rispettive accuse in base alla legge 231 sulla responsabilità degli enti. Inizialmente gli indagati erano però 41: per alcune delle posizioni stralciate ci sono altri approfondimenti in corso.

Un fascicolo molto vasto quello nelle mani dei pm della procura di Trani Francesco Tosto e Giuseppe Francesco Aiuello e per cui è impegnato anche il procuratore Renato Nitti. Indagini chiuse nel 2023 ma che dal filone principale vede altri rivoli importanti su cui ci sono ancora approfondimenti in corso.

All’udienza preliminare le posizioni di Mariano Caputo, ex assessore comunale ai Lavori pubblici di Molfetta, e di altre figure istituzionali, tra cui Anna Sara Castriotta, ex consigliera comunale, il dirigente Alessandro Binetti e gli ex funzionari Vincenzo Balducci e Orazio Lisena. Secondo l’accusa, tra il luglio 2018 e l’agosto 2020, in particolare Caputo e Lisena sarebbero stati particolarmente attivi per alcuni appalti da assegnare a diversi imprenditori locali. Tra questi c’è Domenico Tancredi, già destinatario di una misura cautelare in carcere nel 2021, ed indagato in un fascicolo della Procura di Bari per i suoi legami con Mario Lerario ex capo della Protezione civile pugliese. Tancredi è accusato di turbativa d’asta e corruzione, per aver promesso 250mila euro a Castriotta oltre che per aver eseguito lavori gratuiti in un lido gestito da Caputo in cambio di appalti. Tra gli imputati c’è anche Paolo Conforti, consigliere comunale a Noci, anche lui tra gli arrestati di giugno 2021 per presunta corruzione. La Finanza è riuscita a filmare alcune delle consegne di denaro, di cui c’è traccia anche in diverse intercettazioni. 

Tragli appalti finiti sotto la lente di ingrandimento ci sono anche lavori di riqualificazione di Piazza Moro ed il monitoraggio ambientale del nuovo porto e interventi presso l’ex cementeria. Spesso gli incarichi erano affidati senza gara o sotto la soglia di spesa per eludere le normative.

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