A tradirli è stato il forte “baccano” provocato durante le operazioni di smontaggio e taglio della vettura rubata. Rumori sospetti, che hanno finito per attirare l’attenzione dei Carabinieri. Così sono state colti sul fatto i due cerignolani, arrestati dai militari della Sezione Operativa di Andria, su disposizione della Procura di Trani, con l’accusa di riciclaggio.
Le manette sono scattate nel corso di un servizio di pattugliamento effettuato, in collaborazione con il personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Puglia”, nelle campagne alle porte di Minervino Murge.
Nel corso dei controlli, l’attenzione dei Carabinieri è stata catturata da forti rumori metallici provenienti da un’area poco distante. Rumori insoliti, con tutta probabilità provocati dal taglio di alcune lamiere. E i sospetti sono diventati certezze quando i militari dell’Arma si sono avvicinati alla zona dalla quale provenivano gli strani suoni. Due uomini erano intenti, infatti, nello smontaggio della carrozzeria e delle parti meccaniche di un’auto di grossa cilindrata, una Audi A7 – S Line, risultata rubata meno di 24 ore prima nella città di Trani.
Una volta bloccati i due soggetti, i Carabinieri hanno proceduto ad un controllo più approfondito, sequestrando numerosi arnesi da scasso, due dispositivi “jammer”, utili a disturbare i segnali trasmessi dal GPS installato a bordo della vettura, oltre a due telefoni cellulari ed una ricetrasmittente, verosimilmente utilizzata dai due per comunicare a distanza con eventuali complici.
Dopo gli accertamenti di rito, entrambi sono stati arrestati e condotti in carcere, su ordine della Procura di Trani. A seguito della convalida dell’arresto, il Gip ha poi disposto nei loro confronti il trasferimento ai domiciliari.